"WOUNDS" collection: the concept
Koen Hauser / amethyst, 2010 |
esperienza - sofferenza - vita
creano ferite nell'anima femminile -
increspature e fratture attraverso le quali si offre la visione di una potente e ancestrale sensibilità
donna concettuale, fatta di materia misteriosa
donna madre-terra, sia femminile che maschile in quanto origine di ogni cosa
le ferite della donna-terra rivelano mondi nascosti preziosi e incantati - pieni di luce e colore - in netto contrasto con la natura superficiale, armatura di terra, roccia e ghiaccio
il geode, come la terra, ha due nature e due facce:
una copertura esterna (neutra e solida senza bellezza apparente) e all'interno una superficie ricoperta di cristalli (perfetti e imperfetti nello stesso tempo) - in una luce abbagliante e meravigliosa
come sarebbe possibile accedere a questa pura bellezza, se non attraverso la frattura della superficie, se non rompendo, ferendo, la statica e brulla perfezione superficiale della superficie visibile?
l'aspetto lanoso, garzato e danneggiato della maglia mohair - il fresco di lana con bordi sfrangiati - rivestono e si combinano con tessuti più consistenti, leggermente imbottiti, irrigiditi o trapuntati
strutture a forme arrotondate e ovoidali - le asimmetrie dei micro-abiti, dei micro-completi e delle corte cappe
costrizione dei movimenti - ricerca di una maggiore libertà - che viene lasciata solo a tratti
ferite aperte sui vestiti che rivelano il corpo immediatamente sotto - appena coperto da tulle nudo - e il mondo di gemme preziose e cristalli
la luce si rifrange in ricami realizzati in cristalli e incerti poligoni di plastica trasparente e colorata
tre colori solidi del mondo esterno:
panna - grigio - nero
sei pietre simboliche e vivaci:
opale - fluorite - smeraldo - rubino - ametista - quarzo nero
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